È tutto pronto a Reggio Calabria per la IV Giornata nazionale de
ll’attore che comincerà giovedì 8 ottobre e proseguirà fino al 10 ottobre con spettacoli, workshop, incontri e mostre. L’edizione di quest’anno, organizzata dalla compagnia Teatro del Carro “Pino Michienzi”, con il contributo della Regione Calabria, nell’ambito del PoIn Fesr 2007/2013 – Attrattori culturali, naturali e turismo, in collaborazione con il MiBac e il Comune di Reggio Calabria e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio regionale – partner della manifestazione sono il Globo Teatro Festival e l’associazione culturale Traiectoriae -, è dedicata a due figure di rilievo del teatro calabrese e nazionale, Pino Michienzi e Rodolfo Chirico. Come illustrato nel corso della conferenza di presentazione che si è svolta proprio nella sede del Teatro Calabria Rodolfo Chirico alla presenza delle interpreti degli spettacoli in programma – Maria Milasi, Kristina Mravcova e Anna Maria De Luca -, del regista Luca Maria Michienzi e della padrona di casa, Rina Postorino Chirico, i due hanno da sempre formato un binomio saldissimo e lungimirante: appassionati della bellezza e della poesia della parola, entrambi hanno trascorso la vita dedicandola all’arte, gettando i semi che qualcuno ha colto, qualcun altro ha preso in consegna e cercherà a sua volta di far fruttare. Come con questa tre giorni della Giornata dell’attore, che si chiuderà sabato 10 proprio con una retrospettiva, la prima a lui dedicata, su Rodolfo Chirico.
Il programma delle iniziative comincerà giovedì 8 ottobre dalle 11.00 alle 17.00 tra il Teatro Zanotti Bianco (il Cipresseto) e il Teatro Cilea con la mostra fotografica su Pino Michienzi di Tommaso Le Pera, e il workshop/stage intensivo per attori, mimi e danzatori, ma anche per semplici curiosi, del maestro Hal Yamanouchi, dal titolo “Fare l’attore fa bene al cuore”.
Il primo spettacolo teatrale previsto è alle 21.15 al Teatro Zanotti Bianco: ad andare in scena sarà una produzione di Officine arti, “La morte addosso”, scritto a quattro mani dai calabresi Domenico Loddo e Maria Milasi. In scena insieme a Maria Milasi, per la regia di Americo Melchionda, ci sarà Kristina Mravcova; il disegno luci è di Guillermo Salazar, la scenografia di Luigi Maria Catanoso. Ne “La morte addosso” due sconosciute si incontrano su una panchina. Alfa aspetta un bus o forse un treno. Omega una persona con un vestito rosso che potrebbe dare una svolta alla sua vita. La fermata sperduta testimonia lo smarrimento di queste due esistenze in rovina, sospese tra le tenebre della notte e un’alba che forse non arriverà più, «come due piccoli segni d’inchiostro mischiati a quel grande scarabocchio che è l’esistenza – è spiegato nelle note di regia -, tragiche eroine archetipo di una umanità in parossistica migrazione senza meta, dove ogni singolo individuo cerca il proprio ruolo al centro del palcoscenico o anche su una sedia vuota tra il pubblico, accontentandosi persino di stare in piedi dopo l’ultima fila, per non ritrovarsi chiusi fuori dal teatro, nel gelo siderale di un capolinea senza speranza».
